Articolo del Roma
Salta la seduta del consiglio comunale per mancanza del numero legale.
All’appello, attorno alle 10 di ieri mattina, viene a mancare una parte consistente
della maggioranza, con l’assenza in massa della Federazione della
Sinistra. Mentre a rappresentare il Pd in aula ci sono solo il capogruppo
Ciro Fiola e Antonio Borriello. Determinante l’uscita dalla sala del consigliere
Pietro Rinaldi, un segno di protesta contro lo sgombero dei Bros
da Palazzo San Giacomo effettuato dalla digos nella tarda serata di mercoledì.
I disoccupati organizzati, intanto, hanno continuato ad assediare
per tutta la giornata di ieri le sedi del Comune di via Verdi e di palazzo
San Giacomo, presidiate dalle camionette della polizia. Per il sindaco
de Magistris si tratta di un altro duro colpo alla tenuta della maggioranza
che lo sostiene in consiglio, sempre meno blindata. Un chiaro segnale
del delicato equilibrio che vive in questa fase l’assise di via Verdi. All’ordine
del giorno del consiglio di ieri, c’erano, tra le altre cose, la proposta
di proroga per il trasferimento del Mercato Ittico di piazza Duca degli
Abruzzi al Caan di Volla, la delibera sui servizi cimiteriali e quella sul testamento
biologico. Ieri mattina, i Bros sono tornati ad occupare la Sala
Bobbio, al terzo piano di Palazzo San Giacomo, chiedendo la convocazione
di un tavolo con Comune, Provincia ed il presidente della giunta
regionale Stefano Caldoro per riaprire la loro vertenza. Centinaia di manifestanti,
intanto, si radunavano all’esterno di palazzo San Giacomo per
dare supporto ai colleghi occupanti. Attorno alle 15, quindi, i gruppi di
maggioranza hanno incontrato una delegazione dei Bros per un confronto.
«La Regione Campania – affermano Ciro Borriello (Sel), Nello Esposito
(per il PD), Salvatore Guangi (PdL), Luigi Zimbaldi (Intesa Popolare)
ed i consiglieri di Fds-Lpa Sandro Fucito, Antonio Crocetta, Amodio Grimaldi
e Pietro Rinaldi – deve affrontare la vertenza dei Bros. Sono sbagliati,
inoltre, forme e modi con i quali i Bros sono stati allontanati dai palazzi
istituzionali». Infine, chiedono al sindaco de Magistris «di rigettare ogni
logica che privilegi l'ordine formale ed il desiderio di sicurezza al diritto
costituzionale al lavoro, attivandosi presso le istituzioni a tutti i livelli affinché
la questione dei Bros sia risolta». Concorda il consigliere del Pd, Antonio
Borriello, che esprime «vicinanza e solidarietà a tutti coloro che lottano
per il lavoro a cominciare dai Bros impegnati in presidio sotto Palazzo
San Giacomo. Invito e chiedo al sindaco de Magistris di attivarsi affinché
con Provincia e Regione si costituisca un Tavolo di discussione
con il Governo nazionale volto a ricreare le necessarie ed urgenti soluzioni
all'emergenza lavoro in città». Intanto, sulla vertenza Bros si esprime
anche il presidente del Consiglio provinciale di Napoli, Luigi Rispoli,
che definisce «assai grave la mancata utilizzazione di 7,5 milioni di euro
stanziati dal Ministero del Lavoro e destinati esclusivamente per utilizzi
riferiti alla fascia di disoccupati di lunga durata ad alto rischio di
esclusione sociale “Progetto Bros”. Ciò - aggiunge - nonostante gli accordi
interistituzionali comunque sottoscritti». Il vicesindaco Tommaso
Sodano e l’assessore al Lavoro Panini scaricano sul Governo e Regione
che sul Lavoro non danno alcun tipo di risposta. Intanto, la situazione in
serata si è fatta di nuovo incandescente, con manifestanti in piazza, blocchi
stradali e cassonetti dei rifiuti ribaltati. La questione dei Bros, adesso,
approderà in commissione Lavoro il prossimo 3 gennaio.
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